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Tra le altre cose, in riferimento all'imminente Corona-screening si stabilisce che:

• le persone asintomatiche sottoposte ad isolamento domiciliare possono rientrare nella comunità decorsi 10 giorni dall’accertamento della positività all’infezione da SARSCoV-2, senza necessità di ulteriori test;
• su richiesta dell’interessato, viene rilasciato il certificato di malattia dal Dipartimento di Prevenzione ovvero da altro servizio aziendale opportunamente incaricato ovvero dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta in seguito alla comunicazione della misura di isolamento domiciliare;
• i soggetti che sviluppano sintomi durante il periodo di isolamento domiciliare contattano immediatamente il proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta per l’adozione dei provvedimenti del caso.
• le disposizioni della presente ordinanza si estendono anche alle persone che nelle 72 ore precedenti l’inizio dello screening di cui alla presente ordinanza ed entro le 72 ore dalla fine dello stesso si siano sottoposte ad un test antigenico rapido per le stesse finalità di screening.

Le parti sociali oggi hanno inoltre siglato l'accordo (in allegato) che recepisce le nuove disposizioni dell’ordinanza numero 69 del presidente della Provincia di Bolzano. Accanto all'applicazione della regola 1/10 e alle operazioni di pulizia e sanificazione di luoghi di lavoro, l'accordo prevede:

Partecipazione al “corona-screening” pubblico (art 2, lettera c dell'ordinanza):
Tale disposizione si applica esclusivamente nei casi in cui l’impiego del solo personale testato risulti determinante per lo svolgimento di eventuali attività maggiormente a rischio individuate nei Protocolli di sicurezza aziendali in collaborazione con il medico competente, ove previsto, e con il Comitato/Gruppo di lavoro Covid, ove costituito.

Quest'ultima disposizione in concreto significa:
Nell'eventualità che un lavoratore non partecipi al coronascreening, lo stesso da giovedì 26 novembre a domenica 29 novembre potrà essere impiegato soltanto se il protocollo di sicurezza aziendale redatto in collaborazione con il medico competente e il gruppo di lavoro Covid non qualifichi come maggiormente a rischio la sua attività (ad esempio perché non c'è contatto con terzi).  

In riferimento alla possibilità di effettuare i test rapidi in azienda, per ora comunichiamo quanto pubblicato sul portale ufficiale dell'iniziativa "Test in Alto Adige":

I test antigenici rapidi, che le aziende hanno effettuato di propria iniziativa per i propri dipendenti, possono essere inclusi tra i risultati della campagna "Test in Alto Adige" e quindi ritenuti validi nel contesto dello screening?
Sì, questo è possibile, ma a condizione che i test vengano gestiti da personale con le necessarie qualifiche professionali (es. medico del lavoro aziendale) e vi sia l’accesso alla banca dati dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Per accedere al database in cui inseriti i risultati dei test, è necessario inviare una richiesta di accesso al seguente indirizzo e-mail: prestaz.bz@sabes.it. Per essere ritenuti validi nel contesto dello screening, i test rapidi dell'antigene non dovranno essere stati effettuati più di 72 ore prima dell'inizio della campagna "Test rapidi in Alto Adige" (20.11.-22.11.2020) o 72 ore dopo la fine della campagna. Durante questo lasso di tempo si applicheranno le stesse regole di isolamento/quarantena previste per lo screening "Test rapidi in Alto Adige". In tutti gli altri casi continueranno ad essere applicate le precedenti condizioni di quarantena e isolamento.

Siamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Cordiali saluti.
Studio Kaspar STP Sas

Allegato: ordinanza
Allegato: accordo